Interventi edilizi ammessi per ottenere il bonus barriere architettoniche nel 2026

Interventi edilizi ammessi per ottenere il bonus barriere architettoniche nel 2026

Franco Vallesi

Dicembre 31, 2025

Aprire le porte degli edifici a tutti, senza ostacoli, รจ una questione che interessa molte famiglie e amministrazioni pubbliche, soprattutto da qualche anno a questa parte. Crescono infatti sia le persone con disabilitร  sia gli anziani che necessitano di ambienti piรน accessibili. Il governo ha messo sul tavolo un incentivo fiscale che copre il 75% delle spese per chi interviene a rimuovere le barriere architettoniche. Il problema vero? Capire quali lavori rientrano e quali no, e quali passaggi burocratici vanno seguiti resta complicato. Le norme sono spesso un groviglio. Ecco perchรฉ tante famiglie restano un poโ€™ perplesse sul da farsi, tra dubbi e incertezze.

Al momento il bonus vale solo per interventi completati entro il 31 dicembre 2025, senza grandi segnali di proroga in vista. Lo stop รจ quindi scritto, e riguarda non soltanto gli amministratori ma anche chi abita nei condomรฌni, che devono fare i conti con questa scadenza stringente. Chi punta a usufruirne, deve guardare con attenzione pure ai dettagli tecnici: per esempio, il โ€œbonifico parlanteโ€ รจ obbligatorio. Si tratta di una modalitร  di pagamento che tiene traccia precisa della spesa. Ecco un modo per evitare fregature e garantire che la detrazione venga riconosciuta senza problemi.

Quali lavori sono coperti dal bonus fino al 2025

Che cosa rientra tra gli interventi finanziati? Lโ€™elenco รจ fissato da regole precise, e prevede principalmente opere come scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici. Lโ€™idea รจ quella di migliorare lโ€™accessibilitร  senza troppi fronzoli. Insomma, si tratta di unโ€™alternativa mirata che dร  certezze a chi amministra condomini e deve convocare assemblee: serve lโ€™ok di una maggioranza, che corrisponda almeno a un terzo del valore millesimale dellโ€™edificio. Norme semplici, diciamo cosรฌ, per garantire chiarezza nei lavori condivisi tra piรน proprietari.

Interventi edilizi ammessi per ottenere il bonus barriere architettoniche nel 2026
Una persona in sedia a rotelle attende su un marciapiede, evidenziando il bisogno di eliminare le barriere architettoniche per l’accessibilitร . – esseessecostruzioni.it

Non basta, perรฒ, eseguire i lavori โ€“ bisogna anche rispettare specifici requisiti tecnici. A fare da guida รจ il D.M. 236/1989, che detta le regole per abbattere le barriere senza errori. Chi firma lโ€™intervento deve poi produrre un certificato di asseverazione, che attesta come sono stati realizzati i lavori e assicura la conformitร . E cโ€™รจ unโ€™attenzione particolare sulle spese piรน alte: sopra i 70.000 euro e per lavori partiti dopo metร  2022, รจ obbligatorio utilizzare contratti collettivi nazionali e territoriali del settore edile, cosรฌ da salvaguardare la professionalitร  e le condizioni trasparenti in cantiere. Un dettaglio non da poco.

Cosa serve veramente per iniziare i lavori di eliminazione barriere

Montare un montascale o una piattaforma elevatrice puรฒ sembrare complicato, ma spesso non serve un permesso edilizio complesso. In effetti, la legge โ€“ molto piรน snella negli ultimi tempi โ€“ considera edilizia libera quegli interventi che non modificano granchรฉ la struttura o lโ€™aspetto esterno degli stabili. รˆ un termine noto soprattutto tra amministratori e tecnici, specie in cittร  come Milano o Torino. Perรฒ, banale dirlo, le cose cambiano quando ci sono vincoli particolari.

Immobili che rientrano in aree protette o soggetti a tutela culturale, paesaggistica o ambientale devono fare i conti con autorizzazioni specifiche: CILA, SCIA o addirittura il permesso di costruire, a seconda di quanto siano invasivi gli interventi. Sbagliare i controlli preventivi sui regolamenti edilizi comunali significa rischiare ritardi o perdere anche il bonus del tutto. Ed รจ un rischio che vale la pena evitare.

La normativa, come si vede, cerca di aiutare a eliminare le barriere senza perรฒ piegare la sicurezza o il decoro degli edifici. Questa coesistenza non รจ sempre facile, specie in tante cittร  italiane, dove cโ€™รจ una stratificazione storica e burocratica da non sottovalutare. Chi vive in centri piccoli o piccoli paesi spesso non coglie queste tensioni, ma per chi amministra o abita nei grandi centri rappresenta una sfida concreta, un tema su cui si ragiona ogni giorno.

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