Non è raro, nelle case italiane, trovare camerette così piccole da sembrare un rompicapo per genitori e figli. Spesso il soffitto, però, supera i tre metri: un vantaggio nascosto. Il soppalco diventa quindi una scelta pragmatica, che amplia la superficie calpestabile senza stravolgere la disposizione degli ambienti. Il risultato? Spazi ben organizzati dove si dorme, studia e gioca, ognuno nel suo angolo. Non è solo una questione di mettere un letto sopra l’altro: si parla di usare la verticalità con un’idea intelligente per rendere la vivibilità migliore, soprattutto quando manca spazio a terra.
Una questione concreta riguarda le piccole camerette, specialmente in famiglie con più figli o adolescenti che necessitano di spazi separati. Creare un ambiente privato per il riposo e uno efficiente per lo studio può diventare complicato quando l’area a disposizione è limitata. Ecco, appunto, perché in città dove le superfici sono esigue ma i soffitti alti – come a Torino o Milano – il soppalco si sta diffondendo parecchio. Il trucco consiste nel suddividere gli ambienti su due livelli, un vantaggio che chi abita in questi posti riconosce al volo e, insomma, apprezza di sicuro.
Il soppalco come estensione funzionale nella cameretta
Il punto focale per sfruttare bene lo spazio senza toccare muri o pavimenti è la verticalità. Sollevando una pedana a metà altezza, la stanza conquista una superficie alta sopra, perfetta per un letto, una scrivania o un armadio. Sotto si ritaglia invece una zona da dedicare ad altro: giochi, libri, movimento. Ecco come nascono due piani distinti, ognuno con un suo compito ben preciso: ottimizzare, insomma, ogni centimetro.
Non si può trascurare la scelta dei materiali: il legno porta calore e una sensazione di accoglienza, mentre accostarlo al metallo – elegante e leggero allo sguardo – rende il tutto più solido e moderno. Non manca la scala, che – ormai quasi sempre – è progettata per avere un doppio ruolo: scalare e contenere. Cassetti o mensole integrati nei gradini trasformano gli angoli inutilizzati in piccoli tesori di ordine, perfetti per stanze dove il poco spazio è una battaglia quotidiana.
Chi ha esperienza con i soppalchi sa bene quanto valga curare la parte sottostante, spesso quasi un “secondo” ambiente. Al di sotto, scrivanie, scaffali o angoli gioco prendono forma, mentre sopra si conserva un luogo per dormire, tranquillo e riservato. In case con soffitti davvero alti si può anche inserire una capiente armadiatura nella quota superiore, lasciando così più libero il pavimento da mobili ingombranti. Una soluzione che oggi si vede spesso nelle città italiane, dove trovare un equilibrio fra mobilio e spazio libero nella cameretta è sempre complicato.
Cinque modi per valorizzare la cameretta con il soppalco
Una tra le idee più gettonate è quella di creare due zone letto indipendenti, utilissima in famiglie numerose. Un letto in alto, al quale si accede tramite scala funzionale, affiancato da una zona sottostante che ospita scrivanie, armadi o un’area relax: così ogni ragazzo ha il suo spazio, senza sentirsi “intrappolato”. Facile incontrare questa configurazione nel tessuto urbano, dove spesso si confida più sull’altezza che sulla superficie a terra.
Un’altra soluzione scelta da molti riguarda il soppalco dedicato allo studio: alloggio per scrivanie, mensole e scaffali compatti, che spostano le attività di concentrazione in alto – un metodo che aiuta studenti di tutte le età a separare meglio studio e riposo, lasciando sotto più libertà per lettura o giochi.
Camere molto strette e lunghe? Spesso il soppalco diventa un trucco per usare ogni rientranza o nicchia, specie se la struttura è in legno su misura, con gradini che fanno anche da contenitori e armadi fino al soffitto. Un piccolo capolavoro di organizzazione che libera il centro della stanza, rendendo più comodo muoversi ogni giorno. Non è una rarità – è un modo per risolvere il problema di molti appartamenti cittadini.
Nei casi con bimbi piccoli – vero dettaglio non da poco – il soppalco funziona anche come spazio “protetto”. Il letto in alto è dotato di parapetti sicuri, a volte con pannelli colorati o reti che danno sicurezza ma anche quel tocco giocoso. Sotto, un’area per giocare con coperte, contenitori e tappeti: così, tanto spazio in più per muoversi senza sacrificare comfort e tranquillità.
Per stanze davvero piccole, il soppalco fa la differenza salvaspazio: sopra il letto, sotto armadi e contenitori capienti. Concentrando tutto in un’area di pochi metri quadrati, la stanza respira – e chi la abita apprezza un ambiente meno ingombrato, dove tutto è a portata di mano. Un approccio che negli ultimi tempi ha conquistato anche gli addetti ai lavori dell’interior design, perché ogni metro quadrato, soprattutto in città come Roma o Napoli, conta parecchio.
Non è un caso che in molte abitazioni italiane con soffitti alti il soppalco sia diventato più di un semplice arredamento: la sensazione di spazio cambia – alza la qualità della vita, offrendo più privacy, studio e gioco nei luoghi destinati ai più giovani. E questo, non è cosa da poco.