Procedure e requisiti per ottenere il risarcimento dei danni agli elettrodomestici dopo un blackout

Procedure e requisiti per ottenere il risarcimento dei danni agli elettrodomestici dopo un blackout

Franco Vallesi

Dicembre 22, 2025

Quando salta la corrente all’improvviso, quella che sembrava una piccola seccatura può trasformarsi in un vero problema per chi abita in casa. Non è soltanto un fastidio momentaneo, ma rischi davvero di rovinare elettrodomestici e alimenti preservati nel frigorifero o congelatore. Nei mesi più caldi, poi, tra condizionatori e climatizzatori a manetta, la rete elettrica non regge e gli effetti si fanno sentire molto più a fondo di una semplice interruzione.

I blackout possono coinvolgere una vasta area, e anche fermarsi pochi minuti può causare danni a dispositivi elettronici delicati. Lo notano bene, per esempio, quelli che vivono in città: durante l’estate, quando si alza il consumo di energia, la rete nazionale si ritrova spesso in difficoltà, con black out frequenti e improvvisi.

In queste situazioni, conoscere i propri diritti come consumatori diventa fondamentale, così come sapere come muoversi per ottenere un eventuale risarcimento, un’opportunità – senza troppa pubblicità – già prevista dalle normative vigenti.

Quando i blackout si intensificano e i rischi per chi resta al buio

Nei mesi estivi, la rete elettrica sente particolarmente la pressione dovuta alla fortissima domanda di energia per climatizzatori e simili. Non sono risparmiate nemmeno le aree rurali – anzi, proprio lì spesso il problema è più grave, con interruzioni più lunghe. È il cosiddetto sovraccarico della rete, la causa più comune di blackout improvvisi che a volte durano anche diverse ore.

Procedure e requisiti per ottenere il risarcimento dei danni agli elettrodomestici dopo un blackout
Elettrodomestici moderni, spesso delicati, rischiano danni ingenti in caso di blackout improvvisi e sbalzi di tensione. – esseessecostruzioni.it

Non serve che la corrente salti a lungo per mettere a rischio apparecchi delicati. Frigoriferi e congelatori rischiano di far saltare la catena del freddo – dettaglio non da poco, per chi ha in casa cibo deperibile. E poi, modem, router o terminali di pagamento possono rompersi, compromettendo servizi di cui ormai non si può fare a meno.

Ovviamente la durata cambia: nelle città il blackout può superare anche le 4 ore, mentre nelle zone più isolate si arriva a oltre 8 ore di stop. Le agevolazioni per l’utente? Beh, cambiano parecchio a seconda del tempo senza energia e del luogo.

Le tutele previste e le procedure per chiedere un risarcimento

Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ha stabilito regole precise per tutelare chi resta senza corrente a lungo. Più di 4 ore senza elettricità nelle città, o oltre 8 ore in campagna: ecco quando scatta automaticamente un indennizzo, che arriva direttamente in bolletta. Si parte da una base di circa 30 euro, ma può salire se la rete è andata giù più volte o per un tempo maggiore.

Non sempre, però, questo basta a coprire i danni veri – tipo elettrodomestici rotti o alimenti andati a male. Per chiedere un rimborso più specifico occorre aprire un reclamo scritto al distributore di energia. Nel reclamo, meglio descrivere con cura cosa è successo e allegare prove: foto dei danni, scontrini, documenti sul deterioramento del cibo. Insomma, un dossier ben fatto ha più chance di portare a un risarcimento.

Se il distributore resta muto o nega il rimborso, si può richiedere un indennizzo extra dai 25 ai 75 euro per il ritardo nella risposta. E se nemmeno così si trova una soluzione? A quel punto, ci si rivolge ad Arera, che vigila sul rispetto delle norme. Da qualche anno si usa anche più spesso una azione collettiva, specie se tanti utenti sono coinvolti – altro strumento a portata di chi non vuole lasciare correre.

Come ridurre i rischi e cosa fare dopo un blackout

Per evitare problemi con elettrodomestici a causa di blackout improvvisi, si possono adottare accorgimenti semplici ma efficaci. Un esempio? I gruppi di continuità (UPS) aiutano a proteggere computer, modem o sistemi d’allarme da sbalzi di tensione o cortocircuiti quando la corrente torna.

E per gli apparecchi meno delicati, utili sono le ciabatte con protezione da sovratensioni, che non costano molto ma possono salvare da brutte sorprese. Tenere sempre a portata di mano le documentazioni di acquisto degli elettrodomestici facilita qualsiasi richiesta di risarcimento o supporto tecnico, non si sa mai.

Subito dopo un blackout, conviene fotografare e documentare ogni danno prima di intervenire: un gesto semplice, che però aiuta veramente a tutelare la propria situazione economica quando serve.

Nonostante la legge italiana garantisca dei diritti ai consumatori in questi frangenti, molti non sanno come muoversi. Insomma, informarsi sulle procedure giuste aiuta a evitare di restare soli con le spese, cosa che – parliamoci chiaro – negli ultimi tempi sta diventando sempre più un problema riconosciuto e affrontato.

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