Nei piani bassi di molte case, come cantine o taverne senza riscaldamento, si nasconde spesso un problema sottovalutato: l’umidità che risale dal terreno. Spesso il contatto diretto tra solaio e terreno crea questa umidità che, col tempo, dà origine a macchie di muffa e danni evidenti sulle superfici. Nonostante non si noti subito, questa situazione influenza negativamente il comfort di chi ci abita e – badate – può compromettere la struttura stessa dell’edificio. Ecco perché l’isolamento dei pavimenti diventa così importante, soprattutto in zone umide o nei piani più bassi. L’isolamento non ha solo a che fare con il risparmio energetico, ma aiuta a mantenere gli ambienti interni salubri e più silenziosi – cosa che, nei contesti urbani, non passa certo inosservata.
Perché l’isolamento dei pavimenti è indispensabile
Un pavimento ben isolato offre vantaggi concreti, che superano la semplice conservazione del calore. Secondo alcuni studi recenti, si possono ridurre fino al 20% i costi di riscaldamento domestico. Parliamo di materiali come schiume o pannelli appositi; evitano che il calore esca dalla casa e rendono più stabili e piacevoli le temperature interne. Ma l’aspetto più delicato riguarda la lotta all’umidità che viene dal suolo: se fermata, la muffa non si forma, e quindi non rovina né l’estetica né la salute di chi vive dentro.

Ma non solo termico: l’isolamento aiuta a ridurre i rumori. Nelle case a più piani o nei condomini, limitare i suoni che provengono dai vicini rende la vita quotidiana più serena. Materiali specifici agiscono come una barriera acustica, attenuando quei fastidiosi rumori che spesso, strano ma vero, si tendono a sottovalutare. Un dettaglio, questo, che i tecnici sottolineano spesso, specialmente qui al Nord Italia – dove il caos cittadino è un dato di fatto.
Come scegliere e posare i materiali isolanti per i pavimenti
La selezione dell’isolante varia in base a fattori come il clima locale, la quantità di umidità e il tipo di pavimento esistente. Nelle zone italiane più umide, ad esempio, conviene optare per materiali resistenti e durevoli. Tra le scelte di punta: pannelli rigidi, schiume espanse e materassini, progettati per offrire sia isolamento termico che acustico. Il polietilene espanso reticolato è uno di quelli più apprezzati per l’isolamento acustico, grazie alla sua leggerezza e flessibilità , che aiuta l’installazione anche in spazi stretti o su sottofondi irregolari.
Per ottenere un buon risultato occorre seguire alcune regole: prima di tutto, pulire bene la superficie, eliminando polvere e impurità . I pannelli vanno stesi ordinatamente, idealmente perpendicolari alla direzione della pavimentazione, senza sovrapposizioni. I bordi? Vanno sigillati con nastro adesivo e devono sporgere leggermente lungo le pareti, creando così un cuscinetto che arresta ponti termici e acustici. Anche il battiscopa deve essere fissato con uno spazio di distacco dal pavimento, da sigillare poi con un collante elastico – in modo che non si trasmettano rumori.
Se il sottofondo è irregolare o si devono fare interventi più complessi, meglio rivolgersi a chi ne sa davvero. Un’installazione fatta male, infatti, rischia di annullare tutti i benefici dell’isolamento, lasciando intatti i problemi di dispersione termica e i rumori fastidiosi. Negli ultimi tempi – e soprattutto durante gli inverni rigidi del Nord Italia – si vede bene quanto un pavimento ben isolato possa migliorare il comfort in casa e diminuire i consumi energetici.
