Agevolazioni fiscali e bonus casa per ristrutturazioni: guida aggiornata al 2026 per risparmiare sulle tasse

Agevolazioni fiscali e bonus casa per ristrutturazioni: guida aggiornata al 2026 per risparmiare sulle tasse

Franco Vallesi

Dicembre 21, 2025

Durante l’anno, molte famiglie che vivono in condomini si trovano ad affrontare lavori di ristrutturazione che pesano non poco sul bilancio domestico. Ecco perché le agevolazioni fiscali rappresentano un aiuto concreto per gestire e pianificare questi interventi. Una guida aggiornata al 2025 mette in fila le opportunità attualmente offerte a chi desidera rinnovare o mettere a norma la propria casa. Tra le offerte più interessanti, spiccano le detrazioni Irpef al 50% sulle spese fino a 96.000 euro per ogni unità immobiliare, suddivise in dieci rate annuali. Un dettaglio non da poco, visto che incide direttamente sui costi complessivi dei lavori.

La guida si struttura in sezioni ben definite, ciascuna dedicata a un diverso tipo di agevolazione: si passa dagli incentivi per il recupero del patrimonio edilizio, a quelli legati all’Iva, fino ai bonus destinati all’abbattimento delle barriere architettoniche. Vengono esaminate anche le agevolazioni per l’acquisto di immobili già ristrutturati, e quelle riservate a pertinenze come box e posti auto. Le novità introdotte con la Legge di Bilancio 2025 modificano soprattutto aliquote e tempistiche per usufruire delle detrazioni valide per le spese fatte tra il 2025 e il 2027. Insomma, cambiamenti che possono influenzare la programmazione degli interventi, specialmente per chi abita nell’immobile principale, sia da proprietario sia in qualità di titolare di altri diritti reali di godimento. Un aspetto – spesso dimenticato ma che pesa – quando si parla di risparmio effettivo.

Agevolazioni per box e posti auto, un’opportunità meno conosciuta

Tra le misure meno note – ma comunque importanti – ci sono le detrazioni per la realizzazione e l’acquisto di box e posti auto pertinenziali. Non è solo una questione tecnica: si tratta di un vero e proprio canale per ottenere sconti fiscali nell’ambito degli incentivi per le ristrutturazioni. Chi costruisce o acquista autorimesse o parcheggi in spazi condivisi può accedere a queste agevolazioni, a patto che sussista il vincolo di pertinenzialità con l’unità abitativa, condizione che lega il posto auto alla casa principale.

Agevolazioni fiscali e bonus casa per ristrutturazioni: guida aggiornata al 2026 per risparmiare sulle tasse
Interno di un garage, con colonnine e pareti a strisce gialle e nere che indicano il piano interrato B1. – esseessecostruzioni.it

Ma non solo: anche l’acquisto di box e posti auto già realizzati dall’impresa è detraibile, se ovviamente le spese sono documentate nel modo corretto. Una novità che sorprende, considerando la sua portata pratica e il fatto che spesso le detrazioni su questi spazi passano inosservate – specialmente nelle città italiane. Chi vive a Milano o Roma sa bene quanto sia indispensabile disporre di un’area parcheggio funzionale e accessibile, ecco perché questi incentivi fanno al caso loro.

Insomma, poter abbattere parte delle spese legate a interventi su spazi destinati al parcheggio è una chance concreta, spesso sottovalutata, che può migliorare la gestione degli spazi condominiali. Un contributo che incide – lo si sottovaluta – sulla qualità della vita, soprattutto in quartieri dove la densità abitativa è alta.

Detrazioni per eliminare le barriere architettoniche: i nuovi limiti e le regole

Il capitolo dedicato alla rimozione delle barriere architettoniche propone dati interessanti. La guida segnala che la detrazione Irpef è pari al 75% per interventi che migliorano l’accessibilità, sia in spazi comuni condominiali che in unità immobiliari singole. Le spese ammesse devono essere sostenute tra gennaio 2022 e dicembre 2025, un arco di tempo che aiuta a organizzarsi con tempi più certi.

Il rimborso cambia in base a quando si sostengono le spese: lavori fino al 2023 si dividono in cinque rate annuali; dal 2024 in poi invece la detrazione si spalmerebbe su dieci anni. Un dettaglio non da poco, dato che questa suddivisione incide sulla gestione del bilancio quando si parla di cifre importanti.

I massimali variano in rapporto al tipo di edificio: 50.000 euro per unità singole o case indipendenti, mentre per gli appartamenti in edifici condominiali il limite è fissato a 30.000 euro per singola unità. Nel caso dei condomini, il massimo vale per l’intero stabile, ma ogni condomino calcola la detrazione in proporzione alla sua quota di proprietà e alle spese effettive sostenute. Certo, non è un meccanismo semplice, ma garantisce equità tra proprietari. Non capita a caso che i problemi di accessibilità aumentino – come spesso succede – proprio durante i mesi freddi, quando la manutenzione degli spazi comuni diventa più urgente. Ora, una mano dal fisco rende tutto un po’ più fattibile.

Nel complesso, questa guida risulta uno strumento utile – e pure necessario – per districarsi nel mondo degli incentivi edilizi, che cambia di continuo, e per capire come le novità normative aiutino o complicano la scelta su interventi e miglioramenti in ogni angolo d’Italia.

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