Termosifoni più caldi senza sprechi: il semplice trucco per risparmiare sulle bollette d’inverno

Termosifoni più caldi senza sprechi: il semplice trucco per risparmiare sulle bollette d’inverno

Franco Vallesi

Dicembre 10, 2025

In molte abitazioni italiane, capita spesso che i termosifoni non riescano a riscaldare gli ambienti in modo adeguato. Anche con la caldaia in funzione, alcune stanze restano insolitamente fredde, soprattutto nei periodi più freddi dell’anno. Questo disagio, percepito chiaramente da chi vive in città o in aree con inverni rigidi, deriva nella maggior parte dei casi da un problema semplice ma spesso ignorato: la presenza di aria intrappolata all’interno dei radiatori.

Quando i termosifoni contengono aria, il passaggio dell’acqua calda viene ostacolato, riducendo significativamente la capacità del radiatore di trasferire calore agli ambienti. Questo fenomeno provoca inoltre i caratteristici rumori di gorgoglio che si avvertono soprattutto durante la sera o in giornate particolarmente fredde, un segnale evidente di un malfunzionamento interno. Non si tratta di un problema complesso, ma è uno degli aspetti meno considerati nella manutenzione domestica, benché abbia un impatto concreto sull’efficienza complessiva dell’impianto e sul consumo energetico.

Il risultato di questa condizione è un sistema di riscaldamento costretto a lavorare di più, con un incremento delle spese per il gas o l’energia elettrica senza garantire un reale miglioramento del comfort. Affrontare la questione sbloccando l’aria accumulata consente di ripristinare la funzionalità corretta del circuito senza aumenti di consumo. Una semplice operazione di manutenzione, accessibile a tutti, può migliorare sensibilmente la qualità della vita in casa, in particolare in quelle abitazioni che si affidano al riscaldamento centralizzato o autonomo come principale fonte di calore durante l’inverno.

Come purgare i termosifoni per un riscaldamento efficace

La purga dei termosifoni è uno degli interventi più pratici e diretti per incrementare l’efficienza del riscaldamento domestico. Non è necessario possedere competenze tecniche specifiche o attrezzature sofisticate per svolgerla. Prima di procedere, però, è importante spegnere la caldaia: questo passaggio riduce ogni rischio legato alla pressione interna ed è spesso trascurato, ma fondamentale per la sicurezza.

Termosifoni più caldi senza sprechi: il semplice trucco per risparmiare sulle bollette d’inverno
Un primo piano dettagliato di una valvola termostatica, con numeri che indicano i livelli di regolazione del calore. – esseessecostruzioni.it

Il processo consiste nell’aprire lentamente la valvola di sfiato posta su ogni radiatore per liberare l’aria accumulata all’interno. È consigliabile mantenere sotto la valvola un contenitore per raccogliere eventuale acqua che può fuoriuscire durante l’operazione. Quando inizia a uscire solo acqua limpida senza bolle d’aria, si può considerare completata la procedura, chiudendo immediatamente la valvola. Questa semplice azione permette di ripristinare la circolazione corretta del fluido caldo all’interno del termosifone.

In molti condomini o appartamenti dove gli impianti sono soggetti a variazioni di pressione durante l’anno, la purga rappresenta un’operazione essenziale per ridurre i rumori fastidiosi e migliorare la resa termica complessiva. Spesso chi prova questa operazione nota una differenza immediata nel comfort interno, confermando come l’aria in eccesso possa ostacolare il funzionamento anche nei circuiti più moderni e tecnologici.

Perché è importante controllare la pressione della caldaia

Un elemento strettamente connesso alla corretta funzionalità del riscaldamento è la pressione della caldaia. Dopo aver effettuato la purga dei termosifoni, è necessario verificare questo parametro, che dovrebbe essere mantenuto tra 1 e 1,5 bar, secondo le specifiche tecniche della maggior parte degli impianti domestici. Qualora la pressione scendesse al di sotto di questi valori, l’efficienza del riscaldamento ne risentirebbe, e in casi più gravi potrebbe compromettere la stabilità e la sicurezza dell’intero sistema.

Monitorare la pressione e effettuare il rabbocco dell’acqua quando necessario costituisce una pratica indispensabile, soprattutto in ambienti dove il sistema è esposto a perdite o variazioni termiche esterne. Anche sistemi più moderni, come le caldaie a condensazione, richiedono questa attenzione per mantenere prestazioni ottimali. Corretto mantenimento della pressione permette una migliore circolazione dell’acqua calda e contribuisce a ridurre consumi energetici, migliorando il benessere all’interno delle abitazioni.

Queste operazioni non vanno interpretate come interventi sporadici, ma come parte integrante di una manutenzione ordinaria da eseguire prima dell’arrivo dei mesi freddi. Con questo approccio si prevengono fenomeni di corrosione interna, si riducono i rumori dovuti all’aria e si prolunga la vita utile dell’impianto. Il risultato finale è un sistema di riscaldamento più efficace e uniforme, un beneficio tangibile soprattutto per chi abita in regioni con climi rigidi e stagioni invernali lunghe.

×