Il sole batte contro le vetrate dei palazzi e, insieme alle bollette, cresce anche la voglia di cambiare le tende. Per molte famiglie italiane la soluzione è semplice: installare tende da sole che schermino gli ambienti e riducano il ricorso al climatizzatore. Ma la domanda pratica è un’altra: si può ottenere un vantaggio fiscale senza aprire un cantiere? La risposta è sì, a patto di conoscere i requisiti e fare la documentazione giusta. Un dettaglio che molti sottovalutano riguarda la delibera condominiale quando le tende incidono sulla facciata, e può bloccare la pratica prima ancora di iniziare.
cosa comprende il bonus e chi può richiederlo
Il Bonus Tende da sole è una agevolazione pensata per promuovere la efficienza energetica e migliorare il comfort nelle abitazioni italiane. Non si tratta di lavori di ristrutturazione complessi: l’installazione delle tende è ammessa se avviene su edifici esistenti e se le tende hanno caratteristiche tecniche che contribuiscono a ridurre il fabbisogno di raffrescamento. In pratica, è importante che il prodotto garantisca una reale capacità di ombreggiare gli ambienti e che i materiali siano conformi a normative tecniche di settore. Lo raccontano i tecnici del settore: la differenza la fa anche l’orientamento della finestra e il tipo di tessuto.

Per accedere all’agevolazione è necessario rispettare condizioni amministrative e tecniche. Serve una documentazione che attesti l’acquisto e l’installazione, con fattura e prova di pagamento tracciabile; nella dichiarazione dei redditi si indica la spesa per poter beneficiare della detrazione. La percentuale di detrazione comunemente prevista è pari al 50% delle spese sostenute, fino ai limiti fissati dalla normativa vigente. In alcuni casi è possibile optare per la cessione del credito o lo sconto in fattura, soluzioni che semplificano chi non vuole aspettare la ripartizione della detrazione negli anni.
passaggi pratici: documenti, pagamenti e aspetti condominiali
Il primo passaggio operativo per chi vuole chiedere il bonus è raccogliere tutto il materiale fiscale e amministrativo. Occorrono fatture dettagliate che indichino la natura dell’intervento e il fornitore, oltre a ricevute di pagamento effettuate con strumenti tracciabili (bonifico, carta, bonifico parlante quando richiesto). Serve inoltre conservare il contratto di installazione e ogni certificazione tecnica che accompagni il prodotto: questi documenti sono spesso richiesti in caso di controlli o chiarimenti da parte dell’amministrazione fiscale.
Un aspetto pratico che emerge nelle città è legato al condominio: quando le tende modificano l’aspetto esterno, di frequente è necessaria una delibera assembleare. È un fenomeno che in molti notano solo durante le assemblee, e può ritardare i tempi di installazione. Per questo motivo è consigliabile verificare in anticipo il regolamento condominiale e richiedere eventuali autorizzazioni, evitando così contestazioni successive. Alla fine, il vantaggio fiscale si traduce in un risparmio reale sulle spese estive e in un miglioramento dell’immobile — un investimento che molti installatori nel Nord e nel Sud Italia segnalano come sempre più richiesto.
