Bonus tende da sole, la guida pratica per ottenere la detrazione senza lavori di ristrutturazione

Bonus tende da sole, la guida pratica per ottenere la detrazione senza lavori di ristrutturazione

Franco Vallesi

Dicembre 3, 2025

Il sole batte contro le vetrate dei palazzi e, insieme alle bollette, cresce anche la voglia di cambiare le tende. Per molte famiglie italiane la soluzione è semplice: installare tende da sole che schermino gli ambienti e riducano il ricorso al climatizzatore. Ma la domanda pratica è un’altra: si può ottenere un vantaggio fiscale senza aprire un cantiere? La risposta è sì, a patto di conoscere i requisiti e fare la documentazione giusta. Un dettaglio che molti sottovalutano riguarda la delibera condominiale quando le tende incidono sulla facciata, e può bloccare la pratica prima ancora di iniziare.

cosa comprende il bonus e chi può richiederlo

Il Bonus Tende da sole è una agevolazione pensata per promuovere la efficienza energetica e migliorare il comfort nelle abitazioni italiane. Non si tratta di lavori di ristrutturazione complessi: l’installazione delle tende è ammessa se avviene su edifici esistenti e se le tende hanno caratteristiche tecniche che contribuiscono a ridurre il fabbisogno di raffrescamento. In pratica, è importante che il prodotto garantisca una reale capacità di ombreggiare gli ambienti e che i materiali siano conformi a normative tecniche di settore. Lo raccontano i tecnici del settore: la differenza la fa anche l’orientamento della finestra e il tipo di tessuto.

Bonus tende da sole, la guida pratica per ottenere la detrazione senza lavori di ristrutturazione
Gerani in fiore sotto tende da sole a righe, un’oasi di freschezza. – esseessecostruzioni.it

Per accedere all’agevolazione è necessario rispettare condizioni amministrative e tecniche. Serve una documentazione che attesti l’acquisto e l’installazione, con fattura e prova di pagamento tracciabile; nella dichiarazione dei redditi si indica la spesa per poter beneficiare della detrazione. La percentuale di detrazione comunemente prevista è pari al 50% delle spese sostenute, fino ai limiti fissati dalla normativa vigente. In alcuni casi è possibile optare per la cessione del credito o lo sconto in fattura, soluzioni che semplificano chi non vuole aspettare la ripartizione della detrazione negli anni.

passaggi pratici: documenti, pagamenti e aspetti condominiali

Il primo passaggio operativo per chi vuole chiedere il bonus è raccogliere tutto il materiale fiscale e amministrativo. Occorrono fatture dettagliate che indichino la natura dell’intervento e il fornitore, oltre a ricevute di pagamento effettuate con strumenti tracciabili (bonifico, carta, bonifico parlante quando richiesto). Serve inoltre conservare il contratto di installazione e ogni certificazione tecnica che accompagni il prodotto: questi documenti sono spesso richiesti in caso di controlli o chiarimenti da parte dell’amministrazione fiscale.

Un aspetto pratico che emerge nelle città è legato al condominio: quando le tende modificano l’aspetto esterno, di frequente è necessaria una delibera assembleare. È un fenomeno che in molti notano solo durante le assemblee, e può ritardare i tempi di installazione. Per questo motivo è consigliabile verificare in anticipo il regolamento condominiale e richiedere eventuali autorizzazioni, evitando così contestazioni successive. Alla fine, il vantaggio fiscale si traduce in un risparmio reale sulle spese estive e in un miglioramento dell’immobile — un investimento che molti installatori nel Nord e nel Sud Italia segnalano come sempre più richiesto.

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