Soggiorno separabile e doppi servizi: il nuovo volto degli 80 mq che valorizzano la casa anni ’70

Soggiorno separabile e doppi servizi: il nuovo volto degli 80 mq che valorizzano la casa anni ’70

Luca Antonelli

Dicembre 2, 2025

Nella porta d’ingresso di un appartamento degli anni ’70 nel cuore di San Salvario si percepisce subito il salto: non è più la planimetria immutabile di un tempo, ma un progetto che riorganizza funzioni e percorsi per rispondere a nuovi ritmi di vita. Qui, in un contesto residenziale che ha visto una progressiva rivalutazione immobiliare, la casa di circa 80 mq è stata ripensata per guadagnare qualità d’uso: più rapporto tra spazi vivi e di servizio, meno metri sprecati in corridoi e una zona giorno pensata per aprirsi o chiudersi a seconda delle esigenze. La sensazione al primo passo è di leggerezza: materiali chiari, volumi essenziali e aperture che dialogano con il quartiere.

Un piano ridisegnato: come si è guadagnato spazio

Il cambiamento più evidente del progetto è lo spostamento della cucina, trasferita in precedenza dall’area notte per essere inserita direttamente a servizio della zona giorno. Questo spostamento ha permesso di trasformare un corridoio eccessivamente largo in una distribuzione più efficiente, recuperando centimetri preziosi per le camere. Al posto dell’unico bagno lungo e poco sfruttabile, il progetto ha ricavato due servizi adiacenti: il più contenuto in uso privato con la camera matrimoniale, l’altro accessibile dal corridoio. Il risultato è una planimetria più funzionale, con spostamenti contenuti degli impianti e interventi che evitano demolizioni invasive.

Soggiorno separabile e doppi servizi: il nuovo volto degli 80 mq che valorizzano la casa anni ’70
Ampio open space con divani grigi, cuscini colorati e tavolo da pranzo chiaro; lo stile anni ’70 si modernizza con un tocco di colore. – esseessecostruzioni.it

Un dettaglio che molti sottovalutano: la scelta di ridurre la superficie del corridoio non è solo estetica, ma incide direttamente sulla vivibilità della parte notte e sulla percezione degli spazi comuni. I ribassamenti in cartongesso hanno creato lo spazio tecnico necessario per il climatizzatore canalizzato e per il binario delle porte scorrevoli, soluzioni integrate nel soffitto che non invasano la percezione del volume. Chi vive in città nota subito la differenza quando gli ambienti diventano logici e pratici.

La nuova distribuzione si è concentrata sul contenimento degli sprechi: la camera matrimoniale occupa ora l’ex zona dei servizi e beneficia di due aperture affiancate su un balconcino a loggia, mentre la cameretta d’angolo mantiene la doppia esposizione che favorisce luce e ventilazione naturale. In questo ridisegno funzionale, il progetto ha puntato a un equilibrio tra autonomia degli ambienti e continuità visiva.

Zona giorno flessibile e dettagli che contano

Al centro dell’intervento c’è la volontà di avere una zona giorno che sappia trasformarsi: quando i pannelli scorrevoli sono aperti la cucina e il soggiorno diventano un unico ambiente, quando sono chiusi la cucina resta indipendente. Il sistema è composto da più pannelli in MDF laccato opaco, larghi circa 90 cm, con maniglie incassate e binario nascosto nel controsoffitto. La scelta cromatica — una palette su toni grigio-azzurro in contrasto con il bianco delle basi cucina — nasce dalla carta da parati che riveste la parete di fondo e che definisce il tono dell’intero appartamento.

Un fenomeno che in molti notano solo entrando è come i materiali e le finiture influenzino la percezione di spazialità: il parquet a spina di pesce rende visivamente il pavimento più dinamico, i serramenti in legno su modello tradizionale mantengono il carattere dell’edificio mentre la tecnologia del controsoffitto nasconde impianti senza impoverire l’estetica. I mobili su misura, l’armadio a filo parete e la cassettiera ricavano spazio da rientranze strutturali, sfruttando ogni centimetro senza appesantire la stanza.

Il progetto d’arredo evita la soluzione “tutto in vista”: scaffalature verticali, sedute compatte e lampade di design sono scelte per durare nel tempo e per rendere la casa familiare e ordinata. Un dettaglio pratico: la cucina è servita da un balconcino a loggia di circa 5 mq, che migliora l’illuminazione e funge da estrema naturale separazione dall’esterno.

Bagni materici e scelte tecniche sul filo

La trasformazione dei servizi è forse l’aspetto più concreto dell’intervento: il vecchio bagno stretto è stato sostituito da due ambienti distinti, entrambi privi di finestra e dotati di aerazione meccanica. I rivestimenti scelti sono in cocciopesto color terracotta, un materiale antico reinterpretato con una miscela moderna che include una piccola percentuale di resine per migliorarne adesione e impermeabilità. Il risultato è un effetto materico e caldo che caratterizza i bagni senza ricorrere a piastrelle standard.

Un aspetto che sfugge a chi vive in città è la complessità della posa: il cocciopesto è applicato in due strati sottili, richiede asciugature intervallate e un trattamento finale fissativo; la posa incide per la maggior parte sul costo complessivo. Sul piano tecnico, in camera è stata aggiunta una controparete in cartongesso con pannello coibente per assicurare isolamento termoacustico verso l’appartamento vicino, e nella parete tra cucina e cameretta è stato installato un cappotto interno in fibrogesso per migliorare comfort e performance.

Per rispondere a esigenze pratiche, il bagno principale ospita un armadio-lavanderia su misura, poco più largo di 60 cm, pensato per lavatrice e asciugatrice impilate e ripiani superiori. La scelta di mobili su disegno, la porta filomuro che si mimetizza con la parete e le soluzioni di illuminazione alta, come i sopraluce a nastro, completano il progetto con scelte tecniche che puntano a durabilità e a un’abitabilità più chiara e funzionale. Una soluzione che, nella pratica quotidiana, dimostra come una ristrutturazione mirata possa aumentare il valore e la qualità d’uso di una casa italiana.

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