Nelle case italiane dove i radiatori ancora marciano a pieno regime, sostituire la caldaia a gas con una pompa di calore è diventata una domanda ricorrente tra chi guarda alle bollette e all’efficienza. Per smettere di ragionare per sentito dire, ENEA ha messo online un servizio gratuito che in pochi minuti fornisce una stima del risparmio annuo ottenibile, considerando il tipo di impianto e la zona climatica. È uno strumento pensato per offrire numeri concreti e togliere parte della diffidenza, mostrando benefici sia economici sia ambientali. Un dettaglio che molti sottovalutano: non tutte le case possono passare alla pompa di calore senza verifiche preliminari, e il confronto con i costi reali delle bollette è essenziale.
Come funziona il servizio ENEA
L’applicazione sviluppata da ENEA serve a valutare la convenienza della sostituzione della caldaia a gas con una pompa di calore elettrica, senza richiedere in partenza modifiche all’impianto idraulico o ai radiatori esistenti. Il calcolo è rapido: dopo aver inserito alcune informazioni sull’abitazione e sulle bollette, la piattaforma restituisce una stima del risparmio energetico e dei consumi annui. Secondo i valori indicativi forniti, il risparmio può andare da circa 150 euro l’anno per una caldaia a metano in una zona climatica medio-fredda fino a oltre 430 euro per una caldaia a GPL in aree più calde. La differenza dipende da combustibile usato, efficienza dell’impianto e condizioni climatiche locali.
La piattaforma sottolinea che la stima è preliminare: non sostituisce una consulenza tecnica sul posto. I vantaggi più immediati evidenziati sono il doppio servizio della pompa di calore — riscaldamento in inverno e raffrescamento in estate — e la produzione di acqua calda sanitaria con lo stesso sistema. Un fenomeno che in molti notano solo d’inverno è la variazione del consumo reale rispetto alla stima se l’abitazione ha comportamenti di utilizzo non standard.
Chi può usare l’app e quali sono i requisiti?
L’app non è pensata per tutte le configurazioni: può essere utilizzata solo per abitazioni che rispettano requisiti tecnici precisi. Prima di tutto il riscaldamento deve essere autonomo e basato su radiatori tradizionali; non sono quindi compresi impianti a pavimento o sistemi a fan coil. Inoltre, la casa deve aver subito interventi di isolamento recenti — come cappotto, sostituzione degli infissi o isolamento del tetto — e risultare abitata dopo questi lavori, così da avere consumi reali da inserire nel calcolo.
Serve anche la disponibilità delle bollette di un anno completo successivo agli interventi per fornire dati affidabili. Se l’abitazione è rimasta vuota dopo i lavori o non dispone di un impianto conforme, la procedura di calcolo non si attiva. Un dettaglio che molti sottovalutano è il ruolo del comfort: l’app richiede di confermare che l’impianto garantisca la temperatura desiderata per considerare la sostituzione fattibile senza ulteriori interventi.
Nella pratica, l’app filtra le situazioni in cui la conversione ha senso e segnala quando servono approfondimenti tecnici. Questo approccio evita stime fuorvianti ma impone che l’utente raccolga documentazione tecnica e bollette prima di avviare la procedura.
Come usare l’app ENEA e come trovare un tecnico
Per avviare l’analisi si accede alla piattaforma ENEA e si procede seguendo le schermate guidate: si sceglie il tipo di riscaldamento dal menu — ad esempio “caldaia con radiatori” — e si risponde a semplici domande Sì/No, come se la caldaia è tradizionale (non a condensazione), se l’immobile è stato riqualificato da almeno un anno e se le bollette dell’anno post-intervento sono disponibili. Nella fase successiva il sistema chiede dati più dettagliati: comune o CAP, anno di costruzione, tipologia dell’immobile, tipo di serramenti, metratura e altezza dei locali, anno di installazione della caldaia, tipo di termostato, combustibile e rendimento stimato.
Dopo aver inserito tutte le informazioni e i consumi, l’app restituisce una stima del potenziale risparmio e dei nuovi consumi con la pompa di calore. È uno strumento utile per orientarsi, ma un tecnico in loco resta necessario per valutare aspetti non rilevabili da remoto: dimensionamento della pompa, verifica dei tubi, eventuali interventi sugli scambiatori o integrazione con sistemi esistenti.
Per identificare un tecnico qualificato si possono consultare elenchi professionali e piattaforme di comparazione che consentono di richiedere più preventivi e verificare certificazioni e efficienza delle soluzioni proposte. Un dettaglio pratico: un tecnico esperto verificherà anche la fascia climatica di riferimento e le abitudini d’uso, elementi che influenzano in modo significativo il risultato economico. Alla fine, la scelta di sostituire la caldaia resta una valutazione tecnica ed economica precisa: molti italiani che hanno fatto il passo lo raccontano come un cambiamento che si nota anche nelle stagioni più fredde.